Pittura / Hyacinthe Ouattara / Patrick-Joël Tatcheda Yonkeu / NELLA PANCIA DEI MORTI, I BAMBINI MERAVIGLIOSI

È impossibile che i due pittori non abbiano avuto questa conversazione. Si sono seduti da qualche parte e uno ha posto la domanda su come inizia il gesto, cioè la vita, nel ruolo che ci è dato di svolgere. Non importa se Hyacinthe Ouattara o Patrick-Joël Tatcheda Yonkeu hanno parlato e dipinto la prima parola. Perché si tratta soprattutto di questo vocabolario comune che hanno adottato. Anche a grande distanza, anche in questa relativa solitudine dello studio, interrogano il tempo, e allo stesso tempo lo spazio che sta prendendo forma. D’altronde è l’ora che inizia o il luogo in cui guida i comandi? È solo il presente immobile, come suppone Alessandra Sebastiano, nell’introduzione a “Crisalide”, esposta da Yonkeu, alla galleria Manuel Zoia (Milano). Immobile e già morto. La crisalide della farfalla non è altro che un sarcofago che sovrappone vita e morte? Una stasi, dice, il momento impossibile e già andato.

Da diversi anni Hyacinthe Ouattara si interroga su questi luoghi che sono corpi e in cui avviene la metamorfosi. La sua mostra a Parigi (Afikaris), “A Space Odyssey”, è incentrata su questa infiltrazione permanente nello spessore della materia. Che sia vivo o meno, di natura minerale, di dimensioni immense o di dimensione microscopica, operano gli stessi meccanismi. La sua pittura prolunga così la circolazione dei fluidi. Ed è esattamente agli stessi termini che ritorna Yonkeu per il quale il corpo è solo un’estensione della matrice originaria. Suppone in un testo: « che non siamo in alcun modo diversi dagli animali e dalle pietre, siamo portatori di un messaggio identico, che sarebbe vano voler individuare, né per l’importanza, né per il luogo e l’epoca . Questo stesso messaggio, Hyacinthe immaginava in queste grandi costruzioni di tessuti, maglie colorate, vene conduttrici, nervi fluttuanti di cotone e lana, variegati come solo gli abissi della (de)composizione sono. Si chiamava “Organic Mood” (2020) e i bambini ci camminavano con gioia.

Così si sedettero a questo tavolo, ordinarono dei caffè e la conversazione si aprì in blues, inchiostri liquidi, che rappresentavano questi commoventi affreschi del corpo. La trasformazione inizia, secondo meccanismi senza data e luogo, che suggeriscono, dimenticano, sedimentano, per fonderlo nuovamente in un metallo nudo, lucente come pelle, estratto dall’originale. Dov’è la crisalide, si chiedono? Dove inizia la tomba?

,

“Un'odissea nello spazio”, di Hyacinthe Ouattara, dal 22 ottobre al 15 novembre, galleria Afikaris (Parigi). 

“Crisalide”, di Patrick-Joël Tatcheda Yonkeu, Galleria Manuel Zoia (Milano). 
« Crisalide », de Patrick-Joël Tatcheda Yonkeu, Manuel Zoia Gallery (Milan). 

Laisser un commentaire

Entrez vos coordonnées ci-dessous ou cliquez sur une icône pour vous connecter:

Logo WordPress.com

Vous commentez à l’aide de votre compte WordPress.com. Déconnexion /  Changer )

Image Twitter

Vous commentez à l’aide de votre compte Twitter. Déconnexion /  Changer )

Photo Facebook

Vous commentez à l’aide de votre compte Facebook. Déconnexion /  Changer )

Connexion à %s

Site Web créé avec WordPress.com.

Retour en haut ↑

%d blogueurs aiment cette page :